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sabato 6 giugno 2015

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Il gatto e la volpe del lago Van sono andati oltre

Il Gatto e la Volpe, la proverbiale coppia dalla pessima reputazione che nelle avventure di Pinocchio è capace addirittura di frodare un bimbo, nell'immaginario collettivo rappresenta decisamente la falsa amicizia per antonomasia. Del gatto si dice che sia un solitario ed un opportunista, che si affezioni unicamente alla casa piuttosto che a chi la abita, uno su cui fondamentalmente non si può contare in caso di bisogno. Della volpe si dice anche peggio, definendola come una furba ed inaffidabile ladra, una che sminuisce e svaluta con sdegno tutto ciò che in effetti non riesce ad estorcere con l’astuzia. Sono forse tra le creature pelose, le più ricche di fascino, entrambe amano la notte anche se tendenzialmente non si frequentano, eppure dalla Turchia, precisamente dalle rive del lago Van, è arrivata una bellissima storia che li vede insieme protagonisti in una maniera davvero inedita. Lo sguardo di un pescatore del luogo, di nome Karem Abalov, un giorno viene casualmente catturato dalle eleganti movenze di un gatto, noto come di razza “Turco di Van”, un felino semi-selvatico di colore bianco che, avvistato accanto ad una volpe, tentava di accaparrarsi il bottino di un grosso pesce in prossimità delle rive pescose. La contesa del cibo tra i due animali, nel tempo, cominciò a ripetersi spesso tuttavia gradatamente i due animali smisero di litigare dando il via ad una proficua collaborazione di caccia. Lentamente, sotto lo sguardo discreto e attonito del pescatore, il gatto e la volpe, del tutto consapevoli del rapporto instauratosi sullo specifico tornaconto, iniziarono come per gioco, azzuffandosi di tanto in tanto, a passare insieme le loro giornate, diventando alla fine veramente inseparabili. La storia ha fatto il giro del mondo e contribuirà probabilmente a sfatare le sgradevoli leggende sulla storia della pericolosità della proverbiale coppia, che però almeno lì è già famosa soprattutto tra i pescatori della spiaggia che si divertono a guardarla giocare e dormire insieme ed anche scambiarsi tenere effusioni. La curiosa amicizia non è di certo nuova nei territori della Costiera Amalfitana, dove c’è chi può vantare di aver ospitato in casa un bellissimo esemplare di volpe e di averla vista condividere amorevolmente cibo e coccole con i propri gatti. Per quanto riguarda questa razza felina del “Turco Van” è originaria della Turchia orientale della regione del lago Van, ai piedi del Monte Ararat, ed è arrivata dalla Cina al seguito dei mercanti lungo la Via della seta. Attivi e giocosi, manifestano un particolare coraggio in situazioni di pericolo e non esitano a tuffarsi in acqua per inseguire la loro preda. Sono completamente bianchi nella versione pura, al massimo con due macchie rossastre sulla testa, separate da una striscia bianca e la coda colorata, gli occhi color ambra o azzurri e spesso per una strana anomalia genetica sono di colore impari, uno azzurro ed uno giallo. E’ noto anche come “gatto di Allah”: la leggenda vuole che alla fine del diluvio universale, in prossimità del monte Ararat, due gatti bianchi riuscirono a sfuggire dall’arca di Noè lanciandosi in acqua e raggiunsero la terra. Al ritirarsi delle acque scesero a valle per unirsi agli uomini ed aiutarli a sconfiggere il dilagare dei topi, allora Allah li benedisse toccandoli sulla testa e da quel gesto il loro capo si macchiò di rosso. Un’altra leggenda racconta che Allah, di passaggio al lago Van, vedendo un gatto tutto bianco cadere in acqua, lo prese per la testa e la coda portandolo in salvo. In seguito però ne vide altri tuffarsi nel lago e nuotare e capì che in realtà il gatto da lui salvato non aveva avuto alcuna difficoltà, allora lì dove era stato afferrato da Allah, il pelo del gatto si colorò.
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